I viaggi del Sole

Chiaja Hotel de Charme è un ex bordello al primo piano di un palazzo settecentesco, nel quartiere di Chiaia, a due passi da piazza Plebiscito. Via Chiaia 216, tel. 081415555, www.hotelchiaia.it, doppia da 100 euro.

NELLE SEGRETE STANZE
Undici raffinate suite in uno storico ex bordello. Dove ogni stanza porta il nome della ragazza che ci lavorava
ella stanza di Mimi ci sono tende di broccato, ninnoli vezzosi, copriletti vermigli e carte da parati dannunziane. E c'è pure la sua storia: «Gelsomina era la disperazione della famiglia. Tutti disciplinatamente fascisti, si ritrovarono in casa quel demonio che, piccola come un uccellino, proclamava impavida che lei era comunista, che lei non si sarebbe sposata, che lei voleva studiare e lavorare... Quando scoppiò la guerra Gelsomina ne approfittò e, con tutta la coscienza possibile, si arruolò anche lei. Ma nelle schiere delle donnine che rallegravano i casini di tutta Italia. Voleva essere libera e le parve che appartenere a tanti uomini era come non appartenere a nessuno. Il suo nome di battaglia divenne Mimi...». La stanza di Mimi è una delle sfarzose e divertenti suite dell'ala più libertina del Chia-ja Hotel de Charme (l'altra, più classica,
occupa il settecentesco palazzo appartenuto
al marchese Nicola Lecaldano Sasso la Terza), ed è ricavata dallo storico Casino di
Salita Sant'Anna di Palazzo 3, gettonatissimo bordello ai tempi noto come La Suprema e chiuso nel 1958. Restaurato con passione dal proprietario, l'antica casa chiusa ha undici camere molto raffinate che hanno conservato tutto il fascino di un tempo: mobili antichi, letti a baldacchino, colori cupi e forti, l'affaccio sul ballatoio coperto dove le prostitute si riunivano a chiacchierare, i bagni sfarzosi ora arricchiti di vasche idromassaggio. Sulle porte delle camere i nomi delle ragazze che all'epoca vi lavoravano: Dorina da Sorrento, Titina 'a frangesa, Mimi do'Vesuvio, Nanninella 'a spagnola, Anastasia 'a friulana.